Christo nasce nel 1935 in Bulgaria, stesso giorno e anno della sua inseparabile compagna Jeanne Claude. Incoraggiato dalla madre, Christo inizia a prendere lezioni di disegno all'età di sei anni. Nel 1956 lascia la Bulgaria fuggendo dal regime stalinista, per trasferirsi inizialmente a Vienna, poi a Ginevra e infine a Parigi dove incontrerà Jeanne Claude nel 1958. I due non si separeranno più, diventando due dei maggiori esponenti della land art e della realizzazione di opere su grande scala. Insieme a Jeanne Claude realizzerà nel 1962 il Muro di Barili, un'opera di denuncia verso la costruzione del muro di Berlino, realizzata con 89 barili in metallo impilati. Le loro opere saranno caratterizzate principalmente dall'impacchettamento di oggetti, monumenti o paesaggi naturali, con l'intento di nascondere, preservare, custodire. Nel 1963 Christo avvolge il suo primo monumento. una statua a Villa Borghese a Roma; successivamente la coppia riproporrà l'impacchettamento di monumenti in varie città di tutta Europa, inizialmente senza permessi, ma ottenendo in seguito una grande fama, che li porterà a realizzare lavori sempre più importanti e su scala sempre più ampia,a partire dal primo edificio pubblico rivestito, la Kunsthalle a Berna e proseguendo con opere incredibilmente affascinanti, come la Valley Curtain, in Colorado, una gigantesca tenda arancione fra due pendii montuosi. Jeanne Claude morirà nel 2009 e Christo nel 2020, non prima di aver lasciato la sua ultima volontà, ossia l'impacchettamento dell'Arco di trionfo a Parigi, per cui ottenne il permesso 60 anni dopo la sua ideazione originaria. L'opera fu portata a termine dal suo team e terminata nel 2021.
Il lavoro di Christo e Jeanne Claude costituisce un'eredità artistica unica nel suo genere che non verrà facilmente dimenticata.
Christo - Nouveau Réalisme
Il Nouveau Réalisme è un movimento artistico fondato a Parigi il 27 ottobre del 1960 da Pierre Restany che riunì sotto questa denominazione un gruppo di artisti tra i quali Villeglé, Arman, Heins, Klein, Spoerri, Tinguely ai quali si aggiunsero più tardi Christo, Rotella e Niki de Saint-Phalle. Il gruppo si scindeva in tre filoni. Gli appartenenti a quello che intendeva recuperare in forma artistica il linguaggio della comunicazione pubblicitaria furono, Rotella, Villeglè, Dufrêne e Deschamps. Questi furono anche chiamati Affichisti in quanto l'opera più corposa di questi consisteva nell'asportare i cartelloni pubblicitari che c'erano nelle città e incollarli su tela. Solitamente questi artisti incollavano sulla stessa tela più strati di cartelloni che poi lavoravano eseguendo degli strappi che non erano casuali ma dipendevano dal gusto estetico dell'artista e dal messaggio che egli voleva dare. Tra questi si distinse particolarmente Mimmo Rotella, il quale ebbe l'idea di presentare non solo la parte visibile dei manifesti strappati, ma anche la parte retrostante che aderiva al supporto, lamiera o muro. Nascevano così quelli che lui definì i Retro d'Affiche.Christo - Analisi di Mercato
Il prezzo delle opere di Javacheff Christo è influenzato da più fattori oltre, naturalmente, dalla piacevolezze dell'opera. Il primo fattore da prendere in considerazione è se l'opera contiene la stoffa o meno; più stoffa è riportata sull'opera e più il valore aumenta. Il secondo fattore è l'avvenuta realizzazione o meno del progetto: i progetti effettivamente realizzati danno più valore alle relative opere. Il terzo fattore è dovuto all'importanza storica del luogo oggetto del progetto, più il posto è storicamente importante e più l'opera ha valore. Il quarto fattore è dato dalla complessità del progetto cioè più tecnicamente difficile e più grande è il progetto maggior valore acquista la relativa opera. Un discorso a parte meritano le opere degli ultimi Anni '50 primi Anni '60. Sono opere quasi sperimentali, delle primogeniture di quello che verrà dopo e non sono sempre piacevoli. Tuttavia queste opere sono particolarmente richieste dagli appassionati collezionisti di Javacheff Christo e quindi in certi contesti possono acquisire valori elevati. Dopo l'ultima grandiosa installazione, la Floating Peirs sul lago d'Iseo, e il conseguente successo planetario, le quotazioni di Christo sono decisamente in salita.
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Christo - Contributi
Singolare la carriera di Christo Javacheff il quale passa dalla ritrattistica, per la borghesia parigina, all'"impacchettamento dello spazio" nella continuità dell'estetica artistica e con l'introduzione della percezione sensoriale. In un certo senso Christo fu un artista visionario; dotato del senso del colore, della luce, della forma, passò all'utilizzazione del reale per la realizzazione di progetti che coinvolgevano un grande pubblico trasformando l'opera in un'opera d'arte collettiva. A proposito della durata delle sue installazioni, Christo affermava che "Un'opera d'arte contemporanea dà luogo a un sentimento di fragilità e di vulnerabilità, all'urgenza di vedere e insieme alla consapevolezza dell'assenza, perchè sappiamo che domani non ci sarà più 〈......〉 Il nostro lavoro è sulla libertà. La libertà è nemica del possesso, e il possesso equivale alla permanenza. Ecco perchè l'opera non può rimanere.
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