Opere
Arnaldo Pomodoro

Arnaldo Pomodoro nasce a Marciano di Romagna, cresce a Pesaro e si trasferisce poi a Rimini per studiare come geometra. Trova lavoro come progettista a Pesaro, ma la sua passione è tutto ciò che è materia. A Pesaro quindi si iscrive all'Istituto d'arte, dove si vanno a definire quelli che saranno gli ambiti della sua produzione: la scultura e il teatro.

Negli anni '50 si trasferisce a Milano, dove entra in contatto con l'ambiente creativo di quegli anni, che comprendeva artisti come Fontana, Baj, Milani. Partecipa a varie mostre, fino a partecipare alla Biennale di Venezia del '56 e successivamente a Parigi proietterà le sue opere nel panorama internazionale. Negli anni la fama cresce e lo porta a vincere il Premio Internazionale per la scultura alla Biennale di San Paolo del Brasile, ottenendo una sala personale alla Biennale di Venezia del 1964. Il teatro e la scultura sono i due poli principali verso cui Pomodoro orienta la sua ricerca. In particolare, il teatro nei primi lavori è fondamentale. Durante i primi anni a Milano (1953-55) realizza infatti alcune scenografie teatrali. La scultura rimane invece una costante e le  prime sculture sono di piccole dimensioni: Pomodoro lavora sulla deformazione di solidi geometrici, sfere, coni, cubi, per scoprire cosa si racchiude all’interno. È una chiara allusione allo svelamento dell’interiorità umana, obiettivo centrale nella ricerca scultorea di Arnaldo, ed è per questo che le sue opere si aprono a mostrare le parti interiori.

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