In questa fotografia Luigi Ontani si fa fotografare mentre sculaccia un ragazzo che posa nudo sulle sua ginocchia. Il ragazzo indossa solamente delle penne di pavone. Come spesso fa, Ontani, acquarella a mano le foto. Per esempio il vestito suo e la stola dove è appoggiato il ragazzo sono acquarellate a modo di penne di pavone, anche il serpente ai piedi del ragazzo è acquarellato. Come riprodotto sul verso dell'opera, Ontani trae spunto da un'opera di Max Ernst nel quale l'artista dipinge una donna mentre sculaccia un bambino disteso sulle sue ginocchia.